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RISULTATI

risposte totale: 0

PUNTEGGIO

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riposta errata = -0,4
non riposta = 0

Tempo 1:29

Domanda n° 3 su 80

Erra chi crede che la vittoria delle imprese consista nello essere giuste o ingiuste, perché tutto dì si vede il contrario: che non la ragione, ma la prudenza, le forze e la buona fortuna danno vinte le imprese. È ben vero che in chi ha ragione nasce una certa confidenza, fondata sulla opinione che Dio dia la vittoria alle imprese giuste, la quale fa gli uomini arditi e ostinati: dalle quali due condizioni nascono talvolta le vittorie. Così l’avere la causa giusta può per indiretto giovare, ma è falso che lo faccia direttamente. Francesco Guicciardini, Ricordi, n. 147. Individuate la considerazione non rigorosamente dedotta dal passo di Guicciardini, sopra riportato in traduzione in italiano moderno:
Risposta A il coraggio e l’ostinazione di chi si sente dalla parte della giustizia sono talvolta elementi determinanti per conseguire una vittoria
Risposta B che Dio sostenga le azioni dei giusti è un’illusione: la causa giusta è spesso perdente
Risposta C l’opinione che Dio sostenga le azioni dei giusti è illusoria; ciò non vuol dire che non possa avere effetti positivi
Risposta D che un’impresa sia sentita da chi la promuove più o meno giusta, è del tutto irrilevante ai fini del suo successo
Risposta E l’esperienza ci insegna che ha più successo chi è forte e fortunato che chi è dalla parte della ragione
   



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